Una tiepida mattina di primavera passeggiavo senza meta per i vecchi vicoli di Trastevere. Un fragrante profumo di pane caldo si insinuava tra le strade e tra il vociare della gente; seguendo l’antico odore del pane, giunsi davanti ad un vecchio forno, un forno storico di Roma dove, sin da ragazzo, venivo con gli amici a mangiare la pizza bianca appena sfornata con la mortadella (mortazza per i romani). Come tanti anni fa, in quella vecchia bottega, ritrovai la solita fila di gente e, come tanti anni fa, gran parte delle persone, romani e turisti, si facevano riempire la pizza bianca con la mortadella. Sembrava che il tempo si fosse fermato. E allora ho capito che l’unico modo per combattere la crisi è quella di andare avanti guardando indietro, tornare alla semplicità, alle nostre tradizioni, alla nostra cultura e alla vera sostanza delle cose. E’ così che nacque l’idea di pizza e mortazza.
Pizza&Mortazza piace al palato e anche… alla vista.
Il mezzo di trasporto è unico, versatile ed innovativo, pur restando legato al concetto di tradizione e del Made in Italy. Rielaborando un’Ape Piaggio, infatti, Pizza&Mortazza ha creato il suo marchio distintivo che congiunge il concetto di realtà urbana, sempre in costante movimento, alla necessità di una riscoperta dei valori e della memoria. Un design vintage che ben si addice ad un prodotto semplice e popolare come Pizza&Mortazza che, soprattutto a Roma, rappresenta un richiamo alle vecchie abitudini e alle tradizioni alimentari.
CIBO DI STRADA
Il concetto di Street Food nasce nell’antica Roma e la sua tradizione si spinge dal Medioevo all’Età Moderna, fino a giungere ai giorni nostri. Il cibo, infatti, è indissolubilmente legato alla storia, alla cultura e agli ingredienti del territorio di origine.
Per Street Food si intende la pratica basata sulla preparazione, esposizione, vendita e consumo di prodotti alimentari in strade, mercati e fiere.
Il cibo di strada viene, solitamente, esposto da ambulanti che possono anche diventare stanziali. Il tutto avviene all’aperto o, al massimo, all’interno di un luogo parzialmente chiuso.
In Italia, come nel resto del mondo, la sopravvivenza di questa memoria è, oggi, messa a repentaglio dalla nascita delle catene alimentari, i cosiddetti Fast Food, sempre più di moda e sempre più concorrenziali nei prezzi, ma – di certo – non nella qualità.
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