Il cibo di strada che popola ormai tantissimi festival nazionali ed internazionali, fra caratteristici food truck e stuzzichini gourmet, è diventato l’ultima moda, ma non solo. È sinonimo di qualità e di ricercatezza e, ovviamente, di identità territoriale.
Lo street food unisce il concetto di cucina tradizionale a quello di cucina alla moda, mescolando due idee di gastronomia un tempo ben distanti tra di loro.
Niente di ricercato o di tendenza, ma un modo veloce per sfamare la popolazione con piatti poco costosi e poveri. È la parola stessa “cibo da strada” che mette in luce l’origine di questa tradizione.
Più precisamente, le sue origini risalgono a più di 3000 anni fa quando ad Atene, in Grecia, i padri dello street food e della cucina da strada preparavano nei propri banchetti minestre di fave e zuppe calde di ceci da offrire ai passanti. Se dalla Grecia ci spostiamo nell’antico Egitto, al porto di Alessandria, marinai e passeggeri per un pranzo on the road, veloce ed economico potevano trovare un fritto di pesce o qualche spiedino di carne. Raggiungendo poi l’Antica Roma, erano le “tabernae”, banconi che si affacciavano direttamente sulla strada, gli antenati degli odierni food truck.
Proseguendo e arrivando all’epoca del Medioevo, divenne chiara la collocazione sociale del “cibo di strada”: se i signori infatti pranzavano a casa serviti e riveriti, garzoni, facchini e tuttofare mangiavano in strada, dagli ambulanti, cibo economico senza pretese.
Dopo un allontanamento dal cibo di strada avvenuto nel Novecento, oggi c’è stato un totale ritorno allo “street food”, sebbene con una concezione completamente diversa. Nato e considerato come cibo di poco costo e poco conto, oggi invece mangiare on the road è diventato un vero e proprio stile.
La corrente odierna dello street food sta prendendo una piega decisamente diversa, puntando all’aspetto culturale di tradizione, a volte da riscoprire, e scommettendo sulla qualità di una proposta sempre più raffinata.
Il cibo da strada sta prendendo sempre più piede anche in Italia e sviluppando un vero e proprio settore economico specializzato. Secondo una ricognizione della Camera di commercio di Milano Lodi e Monza Brianza, le attività di street food sono ormai 2.915 tra sedi di impresa, sedi secondarie e unità locali attive. Crescono del 3,6% in un anno e del 49% in cinque. Un settore che vale 19 milioni in Italia, di cui oltre 3 milioni in Campania e Emilia Romagna, oltre 2 milioni in Lazio, in Sicilia e in Lombardia. Bel il 52 % della popolazione acquista street food.
L’affermarsi dello street food e del pasto rapido in movimento contribuisce alla modificazione dei nostri costumi in campo alimentare rendendo ancora più dirompente la trasformazione in corso. In questo contesto non è strano assistere alla nascita di nuovi piatti, all’invenzione di prodotti innovativi, all’ideazione di cibi sorprendenti e originalissimi.
Tra questi troviamo:
- Panini di pesce gourmet
- Frushi, ovvero sushi a base di riso e frutta
- Kebab italiano
- Trapizzino, un incrocio tra la pizza e il tramezzino
- Patate farcite
Lo street food all’Italiana offre però anche numerosi piatti della tradizione. Ecco quindi alcuni dei cibi di strada più diffusi e amati nel nostro ben paese:
- Arancini di riso, un classico siciliano ripieno di ragù, piselli o formaggio
- Arrosticini, i gustosi spiedini abruzzesi d’agnello
- Babà, il dolce napoletano per eccellenza aromatizzato al rum e davvero goloso
- Piadina romagnola, una sfoglia di acqua, farina e strutto da riempire con ciò che più ci piace
- Cannoli, golosi dolcetti siciliani ripieni di ricotta di pecora, cioccolata e canditi
- Farinata, ceciata o cecina, una torta salata ligure a base di ceci e cotta in forno
- Focaccia di Recco, un’altra delizia ligure composta da pasta salata ripiena di formaggio
- Panino al Lampredotto, tipico della Toscana è a base di stomaco di vitellone bollito e servito fra due fette di pane
- Olive all’ascolana: stuzzichini marchigiani a base di olive, piene di carne macinata, impanate e fritte
- Panino con la meusa, il tradizionale panino con la milza palermitana
- Panigacci della Lunigiana, sfoglie sottili ripiene di pesto o con olio e parmigiano, tipiche dell’appennino Tosco-Emiliano
- Porchetta: tipica del centro Italia è il gustoso maialino arrostito e aromatizzato, tagliato e servito dentro a un panino
- Pizza: il piatto italiano per eccellenza, che non ha bisogno di spiegazioni
Ora tocca a voi provare il cibo da strada che preferite!!!
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